“Vedo le immagini del poeta, ma poi cerco emozioni nuove, come se mi lasciassi prendere per mano e portare per strade dove mi sembra di essere sempre passato, e dove invece non sono mai passato. E certe immagini, che prima non mi dicevano niente, da quel momento parlano, respirano.”
Può una poesia generare un paesaggio? Come la lava che scorre sotto la crosta terrestre, la parola poetica spinge, sposta, muove la superficie creando cavità, pieghe, avvallamenti dentro i quali la luce cede il passo all’ombra. Mario Giacomelli fotografava così, vedendo l’immagine poetica ancora prima di fissarla sulla pellicola. Prima di ogni scatto dentro i suoi occhi avveniva uno scambio silenzioso tra oggetto e anima, tra dentro e fuori: e allora quei paesaggi in bianco e nero sono prima di tutto altrettanti autoritratti della poesia che ciascuno porta dentro.
Terre incise
Laboratorio per adulti su Mario Giacomelli
Grattage di colori ad olio su paesaggi poetici.
Biglietto per viaggio immaginario adulti 26 euro, compreso del piccolo bagaglio, prenotazione al numero de il settimo binario 0438 1841472
partenza lunedì 14 novembre alle 20.45
arrivo e partenza, straordinariamente per questa volta a Il settimo binario.