Ci saremo, da sabato 2 , stoffa di cuore e mascherina.
Lentamente, come i papaveri. Vi avevo promesso che saremmo tornati.
Lentamente e in modo speriamo delicato.Delicato perché forse tutto questo se siamo onesti non è davvero passato, ma speriamo che ognuno abbia appreso un nuovo modo di stare al mondo, che abbia la cura dell’altro come stile di pensiero.
Ci piace il papavero col suo petalo leggero, ci ricorda che siamo passibili di ogni folata di vento, e che rendiamo rosso un campo se a fiorire siamo insieme. Torniamo come un tentativo, per chi ci ha chiesto di provare, per chi ci ha detto tutte le precauzioni da prendere, per chi ci ha aiutato a pensare tutto questo. Ci piace pensare che sia un tempo di cambiamento. Ci troverete da martedì a sabato, dalle 10 alle 18, sì, cambiamo orario, continuato perché possiate avere un tempo dilatato per venire, chiudendo alle sei per poter ogni sera accarezzare libri e libreria con stoffa e detergente. Con un giorno a casa, perché anche la libraia possa essere un genitore coerente con l’idea che questo tempo abbia insegnato la cura e la presenza, anche se non sarebbe mai abbastanza.Troverete un treno spostato, cambiato, diverso, un treno che sto ancora mettendo sottosopra in attesa di sabato. Troverete cose che in questo tempo abbiamo pensato per chi ci è stato vicino.
Troverete binari da percorrere e detergente per obliterare le vostre mani di viaggiatori.
Il treno e io con lui, non partiamo senza di voi.Mi troverete, vi ho promesso che vi avrei aspettato.
Vera
Sabato 2 maggio, riaprire con lentezza
